mercoledì 13 marzo 2013

COMUNQUE ...


Che bella la tua nuova casa
che bella la tua nuova banca
ti prestano la penna e poi…
poi non te la chiedon più

che belli i tuoi nuovi orari
ti chiedi come fanno i panettieri
che escon di casa prima dei giornali
…i giornali che non leggi più
perchè hai trovato un modo per sfondare
e per non leggere neanche in digitale,
che belli i tuoi progetti, il tuo sudore
la tua fiducia cieca nel lavoro che ci nobilita
 e che ci distrae, che ti conviene fare in fretta sai
a sistemarti prima che il mattone ritorni forte
peccato che…

la tua casa non vale niente
il tuo orologio non vale niente
il tuo vestito non vale niente
questa chitarra non vale niente
il tuo contratto non vale niente
la tua esperienza non vale niente
il tuo voto non vale niente
tanto vale provarci comunque

che bello avere un'idea forte e rincorrerla
fino alla morte, e aver paura che cominci il giorno
e che la luce ti cancelli il sogno, che bello che era
averti attorno, come aver trovato un posto al mondo
dove alla fine fare ritorno, quando non c’è un
posto dove andare, e dai alla colpa a tutti
anche a te stesso come se fossi il primo a
galleggiare… ma non ce nulla che io possa fare
se non svegliarmi... e ripetere che :


la mia casa non vale niente
il mio contratto non vale niente
tanto vale provarci comunque
la mia chitarra non vale niente
la mia esperienza non vale niente
ma tanto vale provarci comunque


le ali che ti hanno venduto, ti piegano la schiena,
 
cominci a odiare le domande... 

ma perchè tanti sforzi, potevi dirlo subito ... 

il filo che ti tiene lo si vede appena.

Anche se per non bruciarti credi che ti basti

"giocare" con la cera* per una vita intera... 

a letto, al tavolo di un bar, o in crociera,

senza considerare che vivere è una cosa seria!



6 commenti:

  1. Ottima canzone di protesta e molto bene per l'appello contro la droga. Ciao e buona gironata.

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  2. è davvero triste dipendere da qualcosa...o da qualcuno!!
    Non si è più se stessi

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  3. se penso a che tristezza... vivere e affrontare tutto questo... e il poi, nel mio lavoro ne vedo tanti di "poi" che stringono il cuore...

    baci

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    1. il "poi" non lascia scampo, anche quando uno/a si è ripulito ben bene... i nodi rimangono, nell'animo, nel fisico, nella mente... e non possono essere sciolti...
      e coinvolgono non solo coloro che ne sono i consumatori, ma anche coloro che li aiutano, che sperano, che soffrono... in una svolta.

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  4. se volevi lanciare un appello contro la follia di autodistruggersi tramite la droga, ci sei riuscito..
    il punto è (io credo) che si entra nel tunnel non proprio volontariamente, penso che - a parte i fighetti viziati, i personaggi di grido trovano fino sniffare - i poveri cristi ci cadono per "non pensare", perché non sanno come risolvere una situazione (magari non tanto economica quanto affettiva), o ragazzi che si impasticcano per sballare..
    e bisognerebbe poter agire "prima", cioè ascoltare ed possibilmente aiutare..

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    1. ma no... non siamo più negli anni 70... chi si fa oggi come oggi, sa cosa fa... !!!

      altro che "poverini"... dai !!!!

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