LO STANARONO NELLA MACCHIA DOPO UNA AFFANNATA
RICERCA, LUI LI SENTI’
ARRIVARE E COMINCIO’ A FUGGIRE
VERSO LA SPIAGGIA , MA GLI
OMICIDI NON SI ARRESERO,
CHIAMARONO COL CELLULARE I LORO COMPLICI A RIVA,
DICENDOGLI DI METTERE A MARE IL MOTOSCAFO, LUI SI
TUFFO’ E COMINCIO’ A
NUOTARE CON TUTTE LE SUE FORZE,
TREMANDO DI PAURA,
MA GLI ASSASSINI FURONO SU DI LUI
IN UN BATTER D’OCCHIO, LO BRACCARONO GIRANDOGLI
INTORNO… LUI SI
LAMENTO’ PIANGENDO E PREGO’ DIO CHE
FACESSERO IN FRETTA
ERA STREMATO DALL’INSEGUIMENTO,
INERME ED INNOCENTE…
GLI SPARARONO DUE-TRE VOLTE…
AD UNA SPANNA DI DISTANZA COSI’ IMPOTENTI E COSI’
LIMITATI D’AVER PAURA DI MANCARLO. SPIRO’ PENSANDO
AI SUOI PICCOLI, GRONDANTE
SANGUE VENNE ISSATO A
BORDO, ORMAI ERA UNA CARCASSA SENZA PIU’ RESPIRO
NE’ BATTITO MA LA SUA ANIMA PERO’ VOLAVA ALTA, I KILLER
RIDACCHIARONO TRA LORO COMPLIMENTANDOSI… POVERI
IGNOBILI FRUSTRATI INFAMI CORNUTI CODARDI IMPOTENTI !
SE PENSAVATE CHE MI ERO INVENTATO TUTTO, VI SBAGLIAVATE !
GEAPRESS – Hanno prima seguito il povero animale dalla
collina di
Porto Ercole, sul Monte Argentario. Da lì, incuranti della
possibile
presenza delle persone, hanno iniziato a sparare, finché il
cinghiale,
terrorizzato, si è gettato in mare. Poteva salvarsi ma,
comunicando
tramite un cellulare, i cacciatori hanno attivato un
barchino a motore
dal quale, raggiunto l’animale, lo hanno poi centrato furibondi
con
diversi colpi di fucile sparati da distanza ravvicinata, a
bruciapelo.
LA STORIA E LE ALTRE FOTO QUI :
MAMMA MIA, CHE M***E!!!! E il brutto è che questi magari c'hanno pure dei figli che li aspettano a casa, pensa che educazione che gli possono dare, mamma mia...
RispondiEliminaOgni tanto camminando nei boschi incontro un cinghiale che mi guarda tranquillo. Una volta addirittura ero in bicicletta e mi è passata davanti tutta una famiglia: padre, madre ed otto piccoli. Erano a cinque metri ed hanno attraversato di corsa la strada spaventati da qualche colpo di fucile più a valle. Se mi avessero investito, la colpa sarebbe stata dei cinghiali o di quegli str... di cacciatori. Bravo Stefano per i tuoi continui post sulla difesa degli animali. Buonanotte.
RispondiEliminaPS - E' mai possibile che esista gente simile?
Si chiamano Antonio Fiorentini e Luigi Presenti e sono stati rinviati a giudizio al tribunale di Grosseto. Sono imputati per avere, in concorso tra di loro, o comunque in cooperazione colposa, esercitato la caccia in maniera vietata : il primo conducendo l'imbarcazione e il secondo sparando dalla barca, abbattendo e successivamente issando a bordo il povero cinghiale.
RispondiEliminae questo sarebbe uno sport ??
auguro a questi cacciatori la stessa fine del cinghiale.
lo scandaloso è che questa "attività" viene definita uno "sport", e viene finanziata con soldi pubblici (cioè di tutti noi, anche di quelli contrari a questo preistorico passatempo per frustrati), chi ha voluto l'immissione degli ungulati sono stati i "cacciatori", ma i soldi per il ripopolamento delle aree (anche per l'immissione sconsiderata di fagiani, quaglie, lepri, camosci, caprioli... che poi mi si viene a dire in sovrannumero e quindi abbattibili) ce li mettiamo tutti noi... soldi che ci mettiamo tutti noi anche quando le aree vanno bonificate dal piombo dei pallini, che finisce nelle falde acquifere, avvelenando i pesci e permettendo ai pescatori di chiedere sovvenzioni... che (guardacaso) paghiamo sempre tutti noi... e cioè in italia invece di costruire scuole, stazioni, ospedali... spendiamo soldi per permettere a dei malati di mente e di cuore, di andare in giro armati ad ammazzare gli animali di tutti noi.
RispondiEliminahttp://www.nelcuore.org/blog-associazioni/item/uccisero-cinghiale-in-mare-due-cacciatori-rinviati-a-giudizio.html
RispondiEliminavigliacchissimi.
RispondiEliminaormai non è più tempo di denunce,
RispondiEliminaora bisogna agire diversamente,
denunciare non serve più a niente,
dimostriamo almeno finchè possiamo,
che non tutti siamo il cancro del pianeta.