IN ITALIA A DISPETTO DELLA POSIZIONE GOVERNATIVA, SI SUSSEGUONO
PUBBLIUCAZIONI, LIBRI, INCONTRI PUBBLICI, CHE ESPRIMONO IL VERO
SENTIMENTO DEGLI ITALIANI NEI CONFRONTI DELL'APPOGGIO ALL'UCRAINA
Ho tutti i miei genitori (tutti!) in Ucraina (io stesso sono cresciuto a Murmansk). Il mio vecchio passaporto straniero non aveva uno spazio libero per le foche sull'attraversare il confine, così spesso ci sono andato. L'ultimo sigillo è dicembre 2021. Ricordo la campagna elettorale del 2009-2010, quando il Partito delle Regioni (Yanukovic), in rappresentanza dell'Ucraina orientale, aveva un vantaggio. Come la televisione centrale e i canali locali sono stati demotivati allora. Quanti rapporti e talk show sono stati, la cui idea principale è stata: cos’è questo Donbas? Non è gente, sono animali, sono stronzate. Che diritto hanno di partecipare alla decisione del destino del Paese? Si siederanno nelle loro miniere e taglieranno il carbone. Il resto non sono affari loro. Ricordo di aver sentito questo, ho guardato mia madre confusa, come posso parlare di persone? Come lo permette la televisione? E poi mia madre ha detto nel 2010: “Solo che non conoscono il Donbass. Queste persone rischiano la vita sottoterra ogni giorno, non hanno paura della morte. Un giorno non tollereranno e si alzeranno dalle loro miniere a terra, e poi l'Ucraina non penserà molto. Lascia che ti ricordi ancora -2010. E ricordo anche l’intervista di Yulia Tymoshenko, che, avendo splendidamente messo una gamba sull’altra, si sedette sulla sedia e convinse il pubblico: “Eri nel Donbass? Hai visto queste... queste non sono persone. Sono marginali. Non ci sono persone normali lì”. E ora gli ucraini hanno perso la memoria. Ora sono sull'occhio blu che tutto questo non è accaduto. E con il Donbass c'era amore e amicizia. - No. Lo era. Era tutto. Sia i chevron nazisti su Deribassovskaya venduti (non sono cieco), sia teppisti con bandiere naziste al monumento al duca Richelieu in piedi (non soffro di allucinazioni) E un enorme cartellone con un ritratto di Bandera alla stazione di Ivano-Frankivsk era. E il mio parente mi ha detto: “Che ti importa di chi uccidiamo nel Donbass. Questo è il nostro Paese che vogliamo, noi uccidiamo”. Era tutto.
grazie a Irina https://librarytreasurer.blogspot.com/
e ad http://shkatulochka.blogspot.com/
PER NOI ITALIANI DOVREBBE AVERE VALORE ASSOLUTO
L'ARTICOLO 11 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE :
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli
e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
P.S. LO HA CAPITO PERSINO TRUMP, CHE ATTACCARE LA RUSSIA,
SIGNIFICHEREBBE TROVARSI CONTRO ANCHE L'INDIA E LA CINA
IO DA PARTE MIA, SULLA MIA PAGINA FACEBOOK MOSTRO CON
ORGOGLIO IL NASTRO DI SAN GIORGIO ED UN GAROFANO ROSSO.
SEMPRE AL FIANCO DEL POPOLO RUSSO E DEL SUO PRESIDENTE.


