venerdì 1 maggio 2020



Poesia di Gianni Rodari 
I colori dei mestieri 
Io so i colori dei mestieri:
sono bianchi i panettieri,
s'alzano prima degli uccelli
e han farina nei capelli;
sono neri gli spazzacamini,
di sette colori son gli imbianchini;

gli operai dell'officina

hanno una bella tuta azzurrina,
hanno le mani sporche di grasso:
i fannulloni vanno a spasso,non si sporcano un dito

ma il loro mestiere non è pulito.

18 commenti:

  1. Caro Stefano, sai non la conoscevo, è veramente bella.
    Ciao e buon primo maggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie Tomaso, buon mese di maggio, coraggio che il virus sta rallentando...

      Elimina
  2. Stupenda, e anche se sa di Novecento, può essere attuale ancora.
    Grazie per la poesia e buon Primo Maggio a te 🌹.

    RispondiElimina
  3. Bella, la conosco bene perchè l'ho presentata tante volte a scuola, ai miei alunni, nel corso degli anni. Buon Primo Maggio e saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao Mirtillo, l istruzione è un valore che va conservato e sviluppato !

      Elimina
  4. Eh, Gianni Rodari, poche parole ma semplici e chiare ^.^
    Buon 1° Maggio anche a te!
    Ciao.

    RispondiElimina
  5. Un grande Rodari, per una filastrocca quasi fanciullesca, ma con un finale pieno di significato.
    Ciao fulvio

    RispondiElimina
  6. ciao mi piacciono le filastrocche di Gianni Rodari.

    RispondiElimina
  7. E si beccano pure il reddito di cittadinanza! Dalle mie parti c'è bisogno di mano d'opera contadina per raccogliere i frutti della terra, ma si aspettano gli extracomunitari, per sfruttarli ben bene piuttosto di chiamare quelli che tu chiami i fannulloni.
    Tempi strani i nostri.
    Anche io con la pensione ho lasciato Torino e mi sono trasferita nelle Langhe, sempre in Piemonte, abbiamo comperato una cascina e la stiamo ristrutturando io e tutta la mia tribù. Insomma mi sono data all'agricoltura.
    Abbraccio virtuale <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao, vedo con piacere che noi pensionati consideriamo la terra ancora nostra madre… anche la mia è una situazione molto rurale, fortunatamente non ho dovuto ristrutturare l esterno della casa, ma l interno mi ha dato un bel po da fare, e ce ne sarebbe ancora… in compenso ho fichi, albicocche, mandorle e nespole a portata di mano… a presto !

      Elimina
  8. Grazie Stefano per aver visitato il mio blog, è un piacere fare la tua conoscenza! buona serata, Gabry

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sono appena ripassato ed ho lasciato un secondo commento dopo aver visto le tue casette…. ma sai che sei proprio brava !!!!! sono bellissime ! Ti faccio i miei complimenti e spero di riuscire a farti anche un po' di pubblicità !

      Elimina
  9. Io sono cresciuta con le favole al telefono e tutti gli altri libri di Gianni Rodari. Me li leggeva mia mamma quando non sapevo leggere e poi le leggevo io a mio fratello minore. Ho ancora i libri degli anni 70 e de Le favole al telefono ho ricomprato l'edizione nuova, di cui cambia la copertina adesso tutta colorata...

    RispondiElimina